Zuccherifici

 Gli zuccherifici si caratterizzano per la loro stagionalità (90-120 giorni all'anno). Durante il periodo di funzionamento dello zuccherificio, la polpa di barbabietola e melassa verranno processate nell’impianto di biogas. L’impianto di produzione di biogas può anche utilizzare polpa di barbabietola conservata o altri scarti, quali le colture energetiche o l'insilato delle foglie di barbabietola da zucchero permettendo cosi all’intera struttura di produzione di non rimanere ferma dopo la fine della stagione lavorativa.

  

 La fermentazione di scarti di produzione da zucchero segue due fasi tecnologiche, poiché la polpa tende a rapida ossidazione. Di conseguenza, al fine di aumentare il livello di pH nel reattore di idrolisi, a volte viene aggiunta la  massa fermentata. Le attrezzature progettate per il trattamento dei rifiuti di zuccherifici sono  adatte anche per trattare le colture energetiche.

 

 Il periodo di fermentazione delle colture energetiche è due volte più lungo di quello della polpa e della melassa, tuttavia, a causa di un elevato potenziale energetico, il carico giornaliero sarà più ridotto. Gli zuccherifici consumano grandi quantità di gas e di energia elettrica nella stagione di lavoro. Spesso hanno centrali termiche e generatori elettrici. Su richiesta della Ditta, il biogas prodotto può essere utilizzato  per la produzione di energia elettrica o termica. Il biogas opportunamente raffinato è analogo al gas naturale e  può anche essere utilizzato per le esigenze tecnologiche dello zuccherificio.

 

 Normalmente gli zuccherifici industriali risolvono il problema degli scarti attraverso la produzione di mangimi; invece, utilizzandoli come materia prima per la produzione di biogas e bio- fertilizzanti piuttosto che essere lavorati per diventare mangimi, con costi molto alti, lo zuccherificio copre il suo fabbisogno energetico usando i propri scarti. I bio-fertilizzanti possono essere utilizzati sui propri tereni, al fine di migliorare la qualità del suolo e la resa delle colture .